Collaboratori

mercoledì 4 aprile 2012

Discriminato in società colpevole


Destrieri addestrati a subire,

frustati al mattino e legati la sera.

Si vaga fra criniere all’amabile trotto

su marciapiedi sempre troppo stretti,

a darci spallate per farci vedere dall'occhio elettronico della tv.

Mi son pettinato riprendi anche me.

In cerca di vetrine illuminate anche la domenica

che nei nostri salotti è sempre una gran tristezza,

ma i manichini di plastica han più dignità

e compostezza, non mi sento all'altezza scusate lo sfogo.

Io me ne vado, qui non resisto.

Troppi gli addobbi, i colori e finzioni

io sono istintivo vivo di nuove emozioni.

Sono puledro libero nella foresta,

coda che sbatte senza ritegno

pelo bagnato di brina e rugiada.

Sono selvaggio e mi sento cattivo

voglio bruciare all’inferno,

voglio sentirmi un po’ vivo.

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